Gli scienziati non riescono a credere ai propri occhi: scoprono un albero in Panama che utilizza i fulmini per vivere più a lungo

Nel cuore di uno degli ecosistemi più piovosi del pianeta, una recente ricerca ha lasciato perplessa la comunità scientifica. Si tratta di un albero in Panama che sfida i concetti tradizionali sull’interazione tra la vegetazione e i fenomeni atmosferici. Lo studio ha svelato un comportamento insolito in una specie arborea, che non solo sopravvive a uno dei fenomeni più aggressivi della natura, ma sembra trarne beneficio. La scoperta potrebbe stravolgere le conoscenze sulle dinamiche ecologiche delle foreste tropicali.

Ecco l’albero di Panama che non teme i fulmini

Nella giungla del Monumento Natural de Barro Colorado, a Panama, una specie arborea ha attirato l’attenzione per il suo particolare legame con i temporali. Si tratta del Dipteryx oleifera, meglio conosciuto come albero tonka, un esemplare di grandi dimensioni che raggiunge i 40 metri di altezza e la cui ampia chioma sembra giocare un ruolo chiave nella sua esposizione ai fulmini.

A differenza di altre specie che subiscono gravi danni dopo una scarica elettrica, questo albero di Panama dimostra una resistenza fuori dal comune. Il fenomeno è stato registrato da un team di ricerca internazionale, che ha analizzato oltre 90 impatti diretti nella zona.

Secondo i dati ottenuti, questo albero non solo sopravvive ai fulmini, ma potrebbe aver sviluppato una strategia adattativa per trarne diretto beneficio.

Come funziona la natura di questo albero tonka, secondo gli scienziati?

Gli effetti di ogni scarica elettrica sul Dipteryx oleifera vanno oltre la sua fisiologia. Dopo ogni impatto, gli scienziati hanno osservato la sistematica eliminazione delle liane parassite che ricoprono il tronco e i rami. Questi organismi competono solitamente con l’albero per le sostanze nutritive e la luce. La loro scomparsa libera risorse e favorisce la crescita dell’esemplare colpito.

Inoltre, le onde d’urto generate dal fulmine si propagano attraverso i collegamenti sotterranei tra le radici, colpendo gli alberi vicini.

In molti casi, questi esemplari vicini muoiono pochi giorni o settimane dopo, a causa dei danni elettrici diretti o del collasso dell’ecosistema circostante. In media, è stata osservatala morte di nove-dieci alberi adiacenti per ogni impatto.

Il risultato è una radura nella foresta, con il Dipteryx oleifera al centro, libero dalla concorrenza per le risorse fondamentali come la luce solare o i nutrienti del suolo. Questo ambiente sgombro offre chiari vantaggi per la riproduzione e l’espansione dell’albero.

Come funzionano gli effetti riproduttivi dei fulmini sugli alberi

Secondo i modelli sviluppati dai ricercatori, gli alberi colpiti da un fulmine presentano un tasso di riproduzione fino a 14 volte superiore a quello degli alberi che non hanno subito scariche.

Questo dato suggerisce che il fenomeno non è puramente circostanziale. L’interazione tra l’albero in Panama e i fulmini potrebbe rappresentare un caso di adattamento evolutivo avanzato.

L’albero funziona come una sorta di parafulmine naturale. La sua altezza e la sua struttura fisica lo rendono più suscettibile alle scariche elettriche, ma anche più adatto a sopravvivere.

La chiave sembra risiedere nella sua capacità di convogliare l’energia dalla chioma alle radici senza causare danni strutturali significativi. Questo comportamento contrasta con quello osservato in altre specie, le cui strutture interne collassano a causa del calore e della pressione generati dall’elettricità.

Cosa apporta alla scienza il comportamento di questo albero in Panama?

I risultati dello studio indicano che questa dinamica potrebbe avere un impatto considerevole sulla biodiversità e sulla struttura delle foreste tropicali.

Con l’aumento della frequenza e dell’intensità dei temporali elettrici (un fenomeno legato al cambiamento climatico), specie come il Dipteryx oleifera potrebbero essere favorite, a scapito di altre meno adatte a questo tipo di perturbazioni.

Tra le conseguenze previste figurano:

  • Riduzione delle specie arboree più piccole o meno resistenti alle scariche elettriche.
  • Cambiamenti nella distribuzione della fauna, in particolare delle specie che dipendono da alberi bassi o ambienti chiusi.
  • Aumento delle radure forestali, che può alterare la dinamica dell’umidità, della temperatura e dei nutrienti nell’ecosistema.

Secondo un comunicato citato dal portale “Science Daily”, questo fenomeno costringe a ripensare il ruolo dei fulmini nell’ecologia forestale. Quello che prima era considerato un evento distruttivo casuale, potrebbe essere un motore evolutivo in alcune regioni del pianeta.

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