- Esistono diversi sistemi sul mercato e per scegliere quello più adatto è ideale avere ben chiari le esigenze e le circostanze di ciascun caso
- Sebbene inizialmente possano comportare una spesa maggiore, a lungo termine il loro costo viene ammortizzato grazie al risparmio che offrono
Abbiamo parlato dell’aerotermia in diverse occasioni, a seguito del divieto di utilizzo delle caldaie a gas da parte dell’Unione Europea. Si tratta di un’opzione per climatizzare la casa, che può essere utilizzata anche senza dover installare un sistema a pavimento radiante. Oltre ai metodi classici per climatizzare la casa (pompe di calore o caldaie), possiamo anche scegliere alternative come un sistema di aerotermia. Serve per combattere le temperature estive e anche quelle invernali. E, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è sempre necessario installare il riscaldamento a pavimento.
Cos’è l’aerotermia
In linea di massima, e anche se lo abbiamo già spiegato, l’aerotermia è una tecnologia che sfrutta l’energia termica dell’aria esterna per fornire riscaldamento, raffreddamento e acqua calda sanitaria in modo efficiente e sostenibile. Funziona tramite una pompa di calore che, attraverso un ciclo termodinamico, trasferisce il calore dall’interno all’esterno dell’abitazione, a seconda delle esigenze di climatizzazione.
Tradizionalmente, l’aerotermia è stata associata all’uso del riscaldamento a pavimento, ma è possibile il suo funzionamento anche senza questo sistema. È possibile utilizzare l’aerotermia senza ricorrere al riscaldamento a pavimento, utilizzando alcune delle opzioni che ora esamineremo.
Radiatori a bassa temperatura
Uno dei più consigliati sono i radiatori a bassa temperatura, progettati per funzionare con l’acqua temperata generata dalla pompa di calore, mantenendo un buon rendimento energetico.
Si tratta di sistemi di climatizzazione efficienti che funzionano con acqua a temperature moderate (tra 35 °C e 40 °C), consentendo un risparmio energetico rispetto ai radiatori convenzionali. Grazie al loro design, con uno scambiatore di calore costituito da tubi di rame e alette di alluminio, oltre a facilitare una rapida trasmissione termica, utilizzano meno acqua e rispondono più rapidamente all’accensione o allo spegnimento.
Ne esistono due tipi: i modelli statici, che emettono calore in modo naturale, e quelli dinamici, che includono ventilatori per migliorare la distribuzione del calore e accelerare la climatizzazione dell’ambiente. Questi ultimi sono più efficienti e consentono di regolare la velocità in base alle esigenze di ogni ambiente.
Tra i vantaggi, oltre al basso consumo e alla rapidità di risposta, va sottolineato il fatto che fungono da riscaldamento in inverno e da raffreddamento in estate. Tuttavia, presentano anche alcuni inconvenienti, come un prezzo iniziale più elevato, un volume maggiore e la necessità di una presa elettrica nel caso dei modelli con ventilatore.
È possibile utilizzare l’aerotermia con i radiatori convenzionali? La risposta è sì, ma con alcune considerazioni, come avvertono gli esperti. I radiatori tradizionali in alluminio richiedono solitamente temperature più elevate per funzionare in modo ottimale. Sebbene l’aerotermia possa raggiungere temperature di mandata comprese tra 55 e 60 °C, le sue prestazioni possono essere compromesse in zone con climi freddi, dove è necessaria una temperatura più elevata.
Pertanto, per garantire un funzionamento efficiente, è essenziale effettuare un calcolo preciso del fabbisogno termico dell’ambiente.
Fan coil o unità di ventilazione
Un’altra alternativa al riscaldamento a pavimento sono i fan coil o le unità di ventilazione. Questo sistema, che offre sia riscaldamento che raffreddamento, utilizza l’acqua per riscaldare o raffreddare l’aria. È composto da un ventilatore (fan) e da una batteria o scambiatore di calore (coil) che, quando l’acqua lo attraversa, modifica la temperatura dell’aria.
Si tratta di sistemi di climatizzazione che utilizzano l’acqua come mezzo per generare freddo o caldo, a seconda della temperatura dell’acqua che ricevono, e sono particolarmente utili in zone con forti sbalzi climatici.
Un esempio rappresentativo di questo sistema è quello che utilizza unità di tipo split (anche se possono essere nascoste nella parete), con un’unità esterna collegata a una interna tramite un condotto attraverso il quale circola gas refrigerante. L’unità interna riceve l’acqua calda o fredda proveniente dall’unità esterna, che può essere un sistema ad aerotermia, una pompa di calore o anche una caldaia convenzionale. A differenza delle pompe di calore tradizionali, utilizza acqua al posto dell’aria.
Un fancoil incorpora un ventilatore che spinge l’aria attraverso dei condotti interni, modificandone la temperatura. Successivamente, l’aria, ormai fredda o calda, viene rilasciata nell’ambiente attraverso un filtro, regolando la climatizzazione dello spazio in base alle esigenze.
Pannelli radianti
Un’altra alternativa al riscaldamento a pavimento sono i pannelli radianti installati su pareti o soffitti, che distribuiscono il calore in modo uniforme e con un’estetica più discreta rispetto ai radiatori convenzionali.
Il riscaldamento a pannelli radianti utilizza la radiazione infrarossa per riscaldare gli oggetti a contatto con essi. Il pannello radiante viene utilizzato per il riscaldamento degli ambienti perché garantisce una distribuzione ottimale della temperatura e un calore immediato.
A differenza dei sistemi di climatizzazione convenzionali, il riscaldamento tramite pannelli radianti agisce direttamente sulle superfici e sugli oggetti circostanti, invece di riscaldare l’aria, consentendo una sensazione di calore immediata e più uniforme.
Pompe di calore
Un’altra alternativa per utilizzare l’aerotermia senza riscaldamento a pavimento è l’uso di pompe di calore. Esistono due tipi principali di sistemi: il monoblocco, che concentra tutti i componenti in un’unica unità esterna, e il biblocco, che divide l’apparecchiatura in un’unità interna e un’unità esterna collegate da tubi.
Questo sistema è quasi identico ai classici condizionatori e, in questo senso, per scegliere il modello giusto, è necessario tenere conto delle dimensioni dell’abitazione e del clima della zona. Un sistema che non solo offre riscaldamento in inverno, ma anche raffreddamento in estate e acqua calda tutto l’anno.
Risparmio a lungo termine. In termini di costi, l’installazione di una pompa di calore può costare tra gli 8.000 e i 24.000 euro. Nonostante l’investimento iniziale, il risparmio energetico consente di ammortizzare la spesa in 5-12 anni.
Vantaggi di non utilizzare il riscaldamento a pavimento
Scegliere un sistema ad aerotermia senza dover installare il riscaldamento a pavimento rappresenta un’alternativa economica rispetto ai metodi di riscaldamento tradizionali, consentendo inoltre un’installazione più semplice e veloce.
Uno dei suoi principali vantaggi è che non richiede lavori, poiché non è necessario sollevare il pavimento per posare i tubi. Ciò si traduce in un investimento iniziale inferiore e in minori disagi durante l’installazione.
Inoltre, l’aerotermia può essere facilmente integrata con i radiatori convenzionali già esistenti, il che ne facilita l’incorporazione in abitazioni già costruite senza dover rinnovare l’intero sistema di climatizzazione.
Dal punto di vista dei consumi, si distingue per la sua efficienza: utilizza l’aria come fonte di energia, riducendo significativamente i costi della bolletta del riscaldamento.
Infine, fornisce una temperatura costante e piacevole, eliminando le oscillazioni termiche tipiche di altri sistemi.