Allarme in Italia: boom di truffe con lo “spoofing”, +40% di casi nel 2023. Negli ultimi anni, gli attacchi di spoofing sono esplosi anche in Italia, con migliaia di vittime e perdite finanziarie rilevanti. Secondo i dati della Polizia Postale, nel 2023 si è registrato un aumento del 40% delle truffe legate all’usurpazione di identità digitale, con danni stimati in oltre 50 milioni di euro. Ma cos’è esattamente lo spoofing? E come difendersi?
Cos’è lo spoofing?
Lo spoofing (dall’inglese to spoof, “contraffare”) è una tecnica di frode informatica in cui i criminali si spacciano per un ente affidabile (come una banca, un corriere o un servizio clienti) per rubare dati sensibili o denaro.
I casi più comuni in Italia:
- SMS e chiamate fake da numeri falsi che sembrano della tua banca (es. “Intesa San Paolo” o “Poste Italiane”).
- Email truffaldine che imitano servizi come Amazon, PayPal o l’Agenzia delle Entrate.
- Falsi siti web quasi identici a quelli ufficiali (phishing).
Un caso reale: la truffa del finto operatore bancario
Un pensionato di Milano ha ricevuto una chiamata da un numero registrato come “Poste Italiane – Servizio Clienti”. Il truffatore, fingendosi un operatore, lo ha convinto a rivelare il codice OTP e il PIN della carta, svuotandogli il conto di €8.700.
“Ero sicuro che fosse la mia banca: il numero era quello giusto!” – ha raccontato la vittima.
In realtà, i criminali hanno usato tecniche di manipolazione del caller ID per far apparire un numero ufficiale.
Come riconoscere lo spoofing?
Ecco come riconoscere lo spoofing: attenzione a chiamate o SMS urgenti che richiedono codici o pagamenti, email con errori grammaticali o indirizzi sospetti (come poste-italiane@serviziclient.com invece di @poste.it), e link che portano a siti quasi identici a quelli ufficiali.
Come proteggersi?
Per proteggersi dallo spoofing è fondamentale: non fornire mai codici OTP, PIN o dati personali via telefono, SMS o email; verificare sempre l’autenticità dei numeri chiamanti contattando direttamente l’ente attraverso i canali ufficiali; attivare l’autenticazione a due fattori (2FA) per i conti correnti e dotarsi di un buon antivirus con protezione anti-phishing come Bitdefender o Kaspersky.
Cosa fare se si è vittima di spoofing?
- Bloccare subito carte e conti chiamando la banca.
- Denunciare alla Polizia Postale (www.commissariatodips.it).
- Cambiare tutte le password e attivare alert sui movimenti bancari.