È meglio evitare questo tipo di formaggio bianco al supermercato, per due buoni motivi

Si pensa bene a metterli nel carrello della spesa. Eppure ci sono almeno due buoni motivi per evitare questi formaggi bianchi. Sebbene lo skyr tenda a metterlo in ombra, il formaggio bianco non è ancora passato di moda. Piuttosto economico, ricco di proteine (con circa 7 g per 100 g, non è molto inferiore al suo cugino islandese…), fornisce anche una buona dose di calcio, minerale necessario per il mantenimento dello scheletro. Dal punto di vista nutrizionale, è approvato. Anche in cucina!

La verità sul formaggio bianco: meglio semigrasso che light

Incredibilmente versatile, grazie alla sua dolcezza e alla sua relativa neutralità, si abbina facilmente a tutti i pasti. A colazione, la sua cremosità contrasta meravigliosamente con la croccantezza del muesli, quando non viene utilizzato in un bowl cake, una variante del mug cake che non si cuoce in una tazza, ma in una ciotola nel microonde per poi essere rovesciato nel piatto. A pranzo, un solo cucchiaio è sufficiente per condire l’insalata in barattolo senza esagerare con le calorie. A merenda, è efficace per placare la fame, con una manciata di noci o un frutto fresco. A cena, gioca maliziosamente con la panna fresca, su una patata al forno (con erba cipollina tritata) o in una quiche.

Sugli scaffali del supermercato, il formaggio bianco non manca praticamente mai. I più avventurosi tra voi avranno forse già provato quelli di capra o di pecora, che ormai affiancano quelli di vacca. E che dire dei prodotti che fanno appello alla nostra coscienza con un bel 0% sulla confezione? Per quanto possano farci sentire meno in colpa, è meglio lasciarli sugli scaffali. Due sono i motivi.

Il primo è, abbastanza paradossalmente, nutrizionale. Come spiega la dietista Ysaline Benakli sul suo account Instagram, la rimozione dei grassi ostacolerebbe il corretto assorbimento del calcio e della vitamina D presenti nel latte. Il che è davvero un peccato, se lo si consuma per preservare il proprio capitale osseo. Meglio quindi optare, come consiglia la nostra esperta, per un formaggio bianco semigrasso (al 3% di grassi), leggermente più calorico. Il secondo motivo riguarda direttamente il portafoglio, poiché le versioni scremate sono generalmente più costose delle altre. Un risparmio di “grassi” davvero conveniente? A voi il giudizio…

Quindi è meglio non lasciarsi sedurre dalle sirene dello 0%. Non solo il formaggio bianco classico, leggermente scremato, favorisce un migliore assorbimento dei nutrienti, ma è anche più vantaggioso per il portafoglio. Due buoni motivi per rimanere fedeli all’autenticità, senza compromessi in termini di gusto e qualità.

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