A cosa serve la linea sotto le lettere F e J e il numero 5 della tastiera?

Si tratta di un retaggio delle macchine da scrivere del XX secolo. Sono lì da sempre, ma forse non ci avete mai fatto caso. Ci sono 3 tasti della tua tastiera che hanno una particolarità consistente in un rilievo a forma di linea che appare sotto le lettere F e J e il numero 5, sia nella fila superiore che nella tastiera numerica a destra, quando presente. Queste linee hanno un’importante funzione, risalente a quando la dattilografia era considerata un’abilità importante da imparare e padroneggiare. Insomma, risalgono alle macchine da scrivere del secolo scorso.

Perché i tasti F, J e 5 hanno quel misterioso trattino? Il trucco ergonomico che usi ogni giorno senza saperlo

La linea o il rilievo sui tasti F, J e 5 delle tastiere ha la funzione di facilitare la scrittura al tatto: serve da guida per posizionare correttamente gli indici senza bisogno di guardare la tastiera e, con essi, tutti gli altri dita. Questo metodo di digitazione si basa sulla memoria muscolare e su una posizione fissa delle dita su ogni fila della tastiera per scrivere utilizzando tutte le dita e senza abbassare lo sguardo. Nella digitazione tradizionale, le dita vengono posizionate sulla cosiddetta “riga di base” o “riga di partenza”, che corrisponde, in una tastiera spagnola, ai tasti A S D F per la mano sinistra e J K L Ñ per la destra. Pertanto, gli indici devono essere posizionati sui tasti F, nel primo caso, e J, nel secondo.

Queste piccole linee o rilievi consentono all’utente di trovare questi tasti al tatto, facilitando una scrittura veloce e precisa senza dover distogliere lo sguardo dallo schermo, oggi, o dalla carta, anni fa. Il segno sul tasto 5 ha una funzione simile per chi utilizza il tastierino numerico separato con la mano destra, facilitando il posizionamento corretto del dito medio sul 5, che è la posizione di riferimento. Questo design è presente praticamente su tutte le tastiere fisiche (QWERTY, QWERTZ, AZERTY, ecc.) ed è uno standard ergonomico ampiamente adottato.

Da dove vengono le linee sui tasti F, J e 5?

A volte la loro introduzione viene erroneamente attribuita a Junio E. Botich, per un brevetto del 2002 in cui proponeva di modificare alcuni tasti “per dare una sensazione tattile a chi scrive”. Ma i tasti scelti da Botich erano la A e il punto e virgola. E il modo in cui li evidenziava non erano delle linee, ma “bordi esterni in rilievo”. La linea risale a molto tempo prima.

Non esiste un unico brevetto né un inventore chiaramente attribuito a questa idea, proprio come accade per la macchina da scrivere, sviluppata nel corso del XIX secolo in diverse versioni, ma la sua adozione può essere fatta risalire alla seconda metà del XX secolo, in parallelo al boom della dattilografia come disciplina formale.

Le prime macchine da scrivere non includevano guide tattili. Fu con la standardizzazione del metodo di scrittura a tastiera, sviluppato alla fine del XIX secolo e diffuso nel XX secolo, che emerse la necessità di una guida fisica per le dita, che nella seconda metà del secolo era già uno standard in questo tipo di dispositivi.

Per quanto riguarda i computer, IBM è stata una delle prime aziende a incorporare questi segni nelle sue tastiere meccaniche durante gli anni ’70 e ’80, in particolare con i modelli IBM Model F e poi IBM Model M (1984), che includevano già chiaramente i segni F e J. Da allora, praticamente tutti i produttori di tastiere hanno adottato questa caratteristica come standard.

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