L’utensile da cucina che tutti usano ed è cancerogeno secondo l’OMS: quali precauzioni occorre prendere

Se esiste un materiale più presente nelle cucine di quasi tutto il mondo, questo è il teflon, noto anche come politetrafluoroetilene (PTFE), grazie alla sua capacità di impedire che qualsiasi alimento si attacchi alla superficie delle padelle. Tuttavia, in molte occasioni ha sollevato alcuni dubbi perché è stato associato al perfluoroottanoico (PFOA), una sostanza altamente tossica e cancerogena, il cui utilizzo è vietato nell’Unione Europea dal 2020. Tuttavia, queste sostanze (PFAS) sono utilizzate in gran quantità in molti altri composti oltre alle padelle, ad esempio in aerosol, solventi, pesticidi, agenti antischiuma, trattamenti per tessuti, pelle, muratura, carta, cartone o plastica, tra molti altri. Per quanto riguarda l’acido perfluoroottano solfonico (PFOS) e il PFOA, questi sono stati oggetto di controversie a causa del loro impatto sull’ambiente e sulla salute umana, a causa del loro potenziale cancerogeno, presenti in quantità molto elevate nell’acqua potabile. In una pubblicazione elaborata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2023, è stata promossa, tra le altre misure, la sospensione degli usi non essenziali dei PFAS, con l’obiettivo di garantire che le concentrazioni di questo tipo di composti nell’acqua potabile siano il più basse possibile.

Un rischio relativamente basso

D’altra parte, la preoccupazione per gli effetti del PFOA è emersa a seguito del ritrovamento di tracce di questa sostanza in uno studio sulle analisi del sangue di persone esposte a utensili da cucina che lo contenevano. Va sottolineato che le quantità di PFOA che potrebbero essere trasferite da questo tipo di utensili da cucina agli alimenti sono molto basse, quindi non rappresenterebbero un rischio elevato se le padelle sono in buone condizioni.

Il PFOA si trovava nello strato interno del teflon, non sulla superficie a diretto contatto con gli alimenti, quindi, con un uso normale, il rischio di esposizione a questo contaminante è molto basso. Come accennato in precedenza, le padelle attuali non contengono PFOA, quindi è possibile utilizzare padelle antiaderenti senza rischi per la salute.

Come prendersi cura delle padelle antiaderenti?

La cura e la corretta conservazione delle padelle antiaderenti passa attraverso la scelta degli utensili giusti per cucinare. Per questo motivo, è consigliabile utilizzare utensili in legno o silicone invece che in metallo, poiché questi ultimi sono più inclini a graffiare il materiale. Altrettanto importante è la corretta igiene di queste padelle, utilizzando saponi delicati e acqua tiepida. Prima di lavarle, è importante lasciarle raffreddare, poiché lo shock termico può danneggiarle.

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