È una pratica molto comune nella vita quotidiana, ma non è la scelta migliore se vogliamo garantire l’igiene e la durata dei materiali. Il bagno è uno degli ambienti della casa più soggetti allo sporco e, al suo interno, i WC e i lavandini sono solitamente i più inclini ad accumulare germi e sporcizia se non vengono puliti adeguatamente. Tuttavia, spesso per mancanza di tempo o semplicemente perché pensiamo che sia un modo corretto di pulire, utilizziamo un materiale che abbiamo a portata di mano: la carta igienica. Sembra che in questo modo sia possibile rimuovere facilmente piccole macchie in un attimo senza dover andare a cercare panni e altri prodotti per la pulizia, ad esempio in cucina o dove li teniamo. Basta passare un pezzo di carta e il gioco è fatto, no?
Perché non usare la carta igienica per pulire il WC o il lavandino
Sebbene sia possibile utilizzare la carta igienica per pulire il coperchio del WC, o anche la superficie del lavandino, della vasca da bagno, ecc., il risultato probabilmente non è così buono come ci aspetteremmo, poiché ci troviamo di fronte a due inconvenienti principali.
Per cominciare, la carta igienica è un oggetto molto poroso, pensato per assorbire l’umidità ed è effettivamente in grado di intrappolare parte dello sporco tra le sue fibre, ma è anche vero che diffonde gran parte dei germi sul sedile o sulla superficie dove la usiamo senza eliminarli completamente.
A differenza delle salviette disinfettanti o degli spray antibatterici, la carta igienica non uccide i germi, ma li sposta solo da un posto all’altro e li cattura solo parzialmente, quindi alla fine è ben lungi dall’essere l’opzione più igienica.
Si può usare, sì, ma se vogliamo disinfettare dobbiamo usare poi alcol, candeggina o altri prodotti per la pulizia che contengono composti in grado di eliminare i batteri. L’ideale è utilizzare salviettine con il 70% di alcol o un altro disinfettante adatto ai bagni.
Se si utilizza uno spray, è possibile spruzzare un prodotto disinfettante sul sedile, attendere qualche istante e poi utilizzare la carta igienica per pulire la superficie.
Ma l’uso della carta igienica può presentare un ulteriore problema. Secondo Toto, un importante produttore giapponese di WC, può causare graffi o persino scolorimento dei materiali del sedile e della porcellana, provocando la comparsa di tonalità giallastre in pochi mesi o anni.
Questo accade perché, anche se a prima vista la carta igienica sembra morbida, la sua consistenza e composizione possono essere abrasive per superfici delicate come lo smalto del WC, del lavandino, della cassetta dello sciacquone o dei coperchi in legno laccato. A lungo termine, i piccoli graffi che provoca possono accumulare sporco e rendere difficile la pulizia, aumentando il rischio di proliferazione batterica.
Inoltre, è importante evitare l’uso di prodotti abrasivi come pagliette o detergenti chimici puri molto aggressivi, poiché questi possono danneggiare i materiali del WC. Infine, dopo la pulizia, asciugare sempre le superfici con un panno asciutto per evitare macchie d’acqua e l’accumulo di umidità.