Pubblicato l’esito di gara per l’affidamento dei servizi bibliotecari del Comune di Modena e del Polo Bibliotecario Modenese.
Cioè è stato deciso quale ditta privata gestirà contratti e stipendi di una grossa parte delle persone che lavorano nelle biblioteche di Modena e provincia, quella parte che non è assunta direttamente dal Comune.
Su tre offerte ricevute, il vincitore provvisorio è Le Macchine Celibi (Bologna), una coop che promette di far risparmiare al Comune il 14% dei soldi disponibili per il servizio biblioteche.
La coop che ha al momento in appalto il servizio, Open Group (Bologna) ha partecipato alla gara proponendo un risparmio del 2,6%.
La sua offerta tecnica è però quella che ha ottenuto il punteggio più alto: 64,3 punti contro i 48,1 punti delle Macchine Celibi.
Significa allora che il risparmio vince sulla qualità tecnica?
Significa che agli attuali dipendenti di Open Group, che lavorano alla Delfini, alla Poletti, a Villaggio Giardino (solo per citare tre biblioteche) magari da 5, 10, o anche 15 anni, potranno essere proposti un nuovo contratto meno tutelante e un nuova paga più bassa?
Oppure il taglio peserà sui nuovi assunti, che avranno una paga oraria inferiore agli attuali 7 euro circa netti all’ora e un contratto, di conseguenza, ancora più ridicolo?
Modena Volta Pagina è contraria agli appalti al ribasso e all’affidamento a cooperative sparse in tutta Italia di servizi cruciali per la comunità (biblioteche, istruzione, tutela minori, ecc.).
La situazione dei dipendenti di coop delle biblioteche di Modena è insopportabile già da troppi anni. È necessario garantire a tutti i lavoratori una paga e un contratto dignitosi.