Mi hanno messo il nome di mio zio Arturo Malagoli che il 9/1/1950 è stato ucciso dalla polizia di Scelba. Ho fatto il mestiere più bello del mondo: il maestro per 41 anni. Sono stato nella segreteria provinciale della CGIL Scuola. Ho scritto su Valore Scuola, Vita scolastica e altre riviste on line. Ho tenuto la rubrica “I nostri figli” sulla Gazzetta di Modena. Adesso faccio il nonno di due fantastici nipotini.
Ho accettato la candidatura per dare una mano, a Modena, alla piena attuazione della Costituzione Italiana. In particolare per il lavoro (art.1), per la cultura e l’istruzione (art. 33) e per l’uguaglianza (art.3): “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono l’effettiva uguaglianza dei cittadini”. Perché il Comune aiuti “i senza potere”: bambini, donne, anziani, ciclisti, immigrati ad avere tutte le opportunità della vita.
Non sarà facile ma con l’impegno di tutti ce la faremo.