Leone XIII e la tessitrice Despina sono i protagonisti di due dei film più affascinanti della storia del cinema. La storia dell’arte è la storia dei suoi protagonisti. E questo include sia i suoi grandi creatori, che si tratti di pittura, scultura, poesia o musica, sia i loro mecenati, muse e modelli. Da Vinci affascina da anni gli storici, ma è difficile affrontare la sua biografia senza spiegare almeno di sfuggita chi fosse Lisa Gherardini, la donna che probabilmente ispirò la famosissima “Mona Lisa”. Lo stesso vale per l’enigmatica Elisa a cui Ludwig van Beethoven dedicò la sua orecchiabile bagatella WoO 59 o Margherita Luti, la grande musa di Rafel. Con la fotografia e il cinema accade qualcosa di simile. E sebbene le loro origini siano più recenti rispetto a quelle della pittura, della musica o della scultura, gli storici che se ne occupano si trovano ad affrontare domande altrettanto complesse e affascinanti: chi è stata la prima persona a comparire in una fotografia? E la più antica? Di chi è la voce più antica registrata su un supporto che ci permette di riprodurla? E se parliamo di cinema, chi è la persona più anziana mai filmata? La tecnologia e l’arte sono arrivate in tempo per catturare in una registrazione i gesti e i movimenti di qualcuno nato nel XVIII secolo, lo stesso che ha visto la Rivoluzione francese o la Guerra d’indipendenza degli Stati Uniti? E se sì, possiamo vederlo?
I “vecchi” dell’immagine e del suon
La domanda è affascinante perché la fotografia ci ha permesso di vedere immagini statiche di persone nate nel XVIII secolo. È il caso di Conrad Heyer, un veterano della guerra d’indipendenza americana nato nel 1749. È stato ritratto nel 1852, a più di 100 anni, grazie alla tecnica del dagherrotipo, per cui alcuni ritengono che sia la persona più anziana (non la prima foto, attenzione) mai fotografata.
Il titolo ha però qualche “ma”. L’immagine di Heyer è affascinante, ma altri esperti ritengono che, se parliamo di anzianità, il merito di essere la persona più anziana ritratta con una macchina fotografica spetti a John Adams, un calzolaio di Worcester nato qualche anno prima di Heyer, nel 1745. Altre fonti parlano di uno schiavo di nome Caesar, protagonista di un dagherrotipo del 1851 conservato alla New York Historical Society e che in teoria sarebbe nato a New York nel 1737.
Se parliamo di voce, la storia è altrettanto affascinante.
Conserviamo una registrazione di 10 secondi del 1860 realizzata con un fonautografo e attribuita a Édouard-Léon Scott de Martinville, un inventore francese nato a Parigi nel 1817. Sempre in tema di antichità, forse la voce più antica che conserviamo registrata è quella di Helmulth von Moltke, un maresciallo prussiano che si prestò a diverse registrazioni alla fine del 1880. La cosa sorprendente è quando nacque Moltke: nel 1800.
E agli albori del cinema? Chi è la persona più anziana di cui conserviamo una registrazione in movimento? La risposta è ancora una volta complicata, ma altrettanto sorprendente. Alla fine degli anni ’70 del XIX secolo, Eadweard Muybridge realizzò un prototipo di film in cui si vede un cavallo al galoppo con il suo fantino. La sua identità? Alcune fonti indicano C. Marvin, nato nel 1839.
Se si va alla ricerca delle origini della celluloide, è possibile tuttavia trovare “attori” ancora più antichi. E anche qualche sorpresa. Ad esempio, è normale che quando si parla della persona più anziana mai filmata lo sguardo si rivolga a uno dei grandi personaggi del XIX secolo, papa Leone XIII, che vanta anche il merito di essere stato il primo papa filmato.
Il film, di William Kennedy Dickson per la compagnia Biograph, è stato girato nel 1898 (alcuni lo attribuiscono a Vittorio Calcina e lo datano al 1896) e, sebbene affascinante e iconico, difficilmente vincerà un Oscar. Dopotutto, mostra il Sommo Pontefice in situazioni più o meno quotidiane: su un carro o seduto su una sedia nei giardini del Vaticano mentre impartisce una benedizione alla telecamera.
La cosa davvero sorprendente non è però ciò che fa Leone XIII, se è il primo Sommo Pontefice ripreso in un film o chi, quando e dove ha girato quelle immagini per la storia, ma l’anno di nascita del Papa: Leone XIII nacque nella regione del Lazio con il nome di Gioacchino Vincenzo Raffaele Luigi Pecci nel marzo del 1810. Insomma, per dieci anni non era un personaggio del XVIII secolo.
Questo lo rende la persona più anziana mai filmata? Dipende. Per alcuni la risposta è sì. Per altri questo merito non è così chiaro. Negli articoli che trattano l’argomento si parla di una Rebecca Clark nata presumibilmente nel 1804 o di Mammy Lou, dello stesso anno. Ci sarebbe però un candidato più anziano, una figura che ai suoi tempi suscitò molto meno interesse di Leone XIII e di cui è quindi più difficile seguire le tracce storiche: Despina.
È comprensibile che il suo nome non vi dica nulla. Despina era un’anziana donna dei Balcani che, tra le altre cose, passava il tempo a filare la lana in compagnia delle figlie. Nel 1905 finì per essere ritratta in un breve filmato della durata di pochi secondi.
L’importante è ancora una volta la sua data di nascita: si dice che Despina avesse allora 114 anni, il che significa che sarebbe nata alla fine del XVIII secolo, nel 1791.
Come ha fatto un’anziana di Avdella, allora parte dell’Impero Ottomano, a finire filmata mentre filava la lana per poi diventare una figura chiave nella storia del cinema? Semplice: perché era la nonna di Ianachia e Milton Manaki, pionieri del cinema balcanico e autori del film “Le tessitrici”.
Lo dicevamo all’inizio: la storia dell’arte è la storia dei suoi creatori… e dei suoi protagonisti circostanziali, tra cui contadini, veterani di guerra, calzolai, filatrici centenarie e persino un Papa del XIX secolo.