Fendi compie 100 anni: la storia di cinque sorelle e una madre dietro il registratore di cassa

Fendi celebra un secolo di storia con un patrimonio fatto di tradizione familiare, design e tanto lavoro manuale.

Karl Lagerfeld e Adele Fendi: gli inizi di un’era alla maison romana

La giornalista Marie Ottavi racconta nella sua biografia di Karl Lagerfeld, Karl (editore Superflua, 2022), che quando lo stilista tedesco arrivò da Fendi nel 1965, Adele Casagrande Fendi era ancora seduta dietro il registratore di cassa del negozio in Via del Plebiscito a Roma. L’imprenditrice aveva fondato la sua attività nel 1925 insieme al marito Edoardo Fendi, che all’arrivo del Kaiser era già morto da un decennio. Adele si vedeva spesso curiosare per la strada dietro la vetrina, in cerca di ispirazione tra i passanti, o girare per la Città Eterna su una Fiat blu navy guidata dal suo autista.

All’epoca l’azienda, famosa in Italia, era gestita in prima linea dalle figlie del matrimonio, le cinque sorelle Fendi: Paola, Franca, Carla, Alda e Anna. Silvia Venturini Fendi, figlia di quest’ultima, aveva cinque anni quando conobbe il tedesco. “Il legame tra Karl Lagerfeld e Fendi è la storia d’amore più lunga della moda”, ha dichiarato più volte Venturini. I rapporti in questa casa sono vissuti con lealtà e passione, motivo per cui lo stilista si è occupato della parte creativa dell’azienda per oltre cinque decenni, fino alla sua morte nel 2019.

Fendi 100 anni: tra passato e futuro, la moda è famiglia

C’è qualcosa di profondamente italiano nel DNA del marchio. Forse è la sua concezione familiare, la sua visione a lungo termine o la sua attenzione all’artigianato. O forse è un mix di tutto ciò che rende il marchio orgoglioso di una forte idiosincrasia che si rivela più forte che mai nei fasti del suo centenario. Due anni fa, quando S Moda l’ha intervistata ad Art Basel Miami, Venturini stava già pianificando questo importante evento: “Per me si mescolano molte emozioni, perché non si tratta solo del mio lavoro, ma della storia della mia famiglia, dei nostri ricordi. Trovo interessante esplorare l’archivio e vedere quali sono stati i nostri passi fondamentali per prenderli come riferimento e riflesso per i prossimi 100 anni. Fendi è design, ma la celebrazione sarà dedicata alla nostra storia, a noi stessi”.

I festeggiamenti sono iniziati lo scorso febbraio con la presentazione della collezione per la stagione autunno-inverno 2025-26 nell’ambito della Milano Fashion Week. Una sfilata che si è aperta proprio con due dei suoi nipoti, i gemelli Dardo e Tazio (figli di Delfina Delettrez Fendi), vestiti con la replica di alcuni abiti indossati dalla stessa Venturini da bambina in uno dei cataloghi dell’azienda del 1967. Perché nel marchio, di proprietà del conglomerato del lusso LVHM da un paio di decenni, tutto resta in famiglia.

Sebbene il passato abbia un peso, non basta guardare indietro. Ne è stata una prova la sfilata stessa a Milano, disegnata dalla Venturini. Top model di ieri e di oggi (da Penelope Tree a Natasha Poly, Eva Herzigova, Alex Consani, Amelia Gray, Karen Elson, Paloma Elsesser…) hanno presentato una collezione che ripercorre la lunga storia, ma la riformula pensando al futuro. Cappotti che si indossano come abiti, patchwork di pellicce inaspettate o sartoria con maniche a bracciale nei toni brillanti dei tramonti romani. Una sfilata che è stata una festa e che ha confermato che i festeggiamenti in casa Fendi sono solo all’inizio.

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