Guadagnavo 2.100 € come addetto alle pulizie, ho iniziato a 16 anni: la riforma mi costringe a lavorare fino a 65 anni per 1.010 € al mese

La riforma delle pensioni prevista ha suscitato numerose reazioni, in particolare tra coloro che, come Marc Dubois, addetto alla manutenzione da quasi cinquant’anni, vedono allontanarsi significativamente il momento del pensionamento.

Una testimonianza edificante

Marc Dubois, 64 anni, lavora dal 16 anni nel settore della manutenzione. “Quando ho iniziato questo lavoro, non pensavo che ci avrei passato tutta la vita, ma le circostanze hanno deciso diversamente“, confida.

”Avevo intenzione di andare in pensione a 62 anni con una pensione dignitosa dopo 46 anni di servizio, ma con la nuova riforma dovrò lavorare fino a 65 anni e la mia pensione sarà quasi dimezzata”.

I dettagli della riforma

La riforma del sistema pensionistico propone di aumentare gradualmente l’età pensionabile da 62 a 65 anni entro il 2030. Ciò colpisce in particolare i lavoratori come Marc, che hanno iniziato la loro carriera molto giovani e in settori meno remunerativi.

Impatto sulle pensioni

Il significativo calo delle pensioni è un altro aspetto controverso di questa riforma. I calcoli si basano ora sui 25 anni di stipendio migliori invece che sui 10 migliori, il che, per molti lavoratori con carriere eterogenee o a basso reddito, comporta una notevole riduzione della pensione.

Una giornata tipo di lavoro

Marc inizia la sua giornata alle 5 del mattino e finisce solo verso le 13, dopodiché spesso dedica del tempo alle riparazioni necessarie a casa sua o presso i suoi parenti. “È un lavoro fisico e alla mia età ogni giorno è più difficile del precedente”, spiega.

Le sue responsabilità

  • Pulizia dei pavimenti e delle superfici
  • Manutenzione delle aree verdi in estate
  • Rimozione della neve in inverno
  • Manutenzione ordinaria degli impianti

La reazione del settore

I sindacati e i gruppi di lavoratori hanno espresso preoccupazione e malcontento per la riforma. Essi sostengono che essa non tiene conto della penosità di alcune professioni, che rendono particolarmente faticosa una carriera lunga.

Mobilitazione e manifestazioni

Vengono organizzate regolarmente manifestazioni di protesta contro la riforma. Marc partecipa attivamente, sperando che il governo tenga conto delle voci dei lavoratori più colpiti da questi cambiamenti.

Il dibattito sulla riforma delle pensioni solleva questioni fondamentali sull’equità sociale e il riconoscimento del lavoro pesante. Per persone come Marc, non si tratta solo del loro futuro finanziario, ma anche del riconoscimento di decenni di lavoro.

Guardare al futuro

Di fronte a questa situazione, Marc sta valutando soluzioni alternative per integrare la sua pensione, come la possibilità di continuare a lavorare part-time o di impegnarsi in attività di volontariato legate alla sua professione, che potrebbero garantirgli un reddito supplementare.

La riforma delle pensioni rimane un tema scottante, che richiede un dibattito approfondito per garantire condizioni di partenza eque per tutti i lavoratori, assicurando al contempo la sostenibilità finanziaria del sistema pensionistico.

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