La Cina prepara il suo prossimo assalto tecnologico. Huawei e UBTech hanno appena stretto un’alleanza per portare i robot umanoidi nelle case

  • Huawei e UBTech stringono un’alleanza per promuovere lo sviluppo dei robot umanoidi
  • Si accelera la corsa allo sviluppo di questo promettente settore

La robotica umanoide sta smettendo di essere un esperimento di laboratorio. Bank of America Global Research ritiene che la sua adozione su larga scala potrebbe iniziare nel 2028, con un settore che, se le previsioni saranno confermate, muoverà miliardi ogni anno. In realtà, il cambiamento è già in atto: nel 2025 dovrebbero essere consegnate circa 18.000 unità e si prevede che entro il 2030 si raggiungerà il milione di spedizioni all’anno, con l’obiettivo di superare i 10 milioni entro il 2035. Mentre Tesla, Boston Dynamics e Figure AI sviluppano i propri umanoidi negli Stati Uniti, in Cina è stata stretta un’alleanza strategica con ambizioni globali. Come sottolinea Sina, Huawei, una delle più grandi aziende tecnologiche del Paese, e UBTech Robotics, uno dei più affermati sviluppatori del settore, hanno firmato un accordo per collaborare allo sviluppo di robot umanoidi destinati alle fabbriche e alle case.

La Cina accelera nel settore dei robot umanoidi

L’annuncio è stato dato a Shenzhen, città in cui entrambe le società hanno sede e considerata uno dei principali centri tecnologici della Cina meridionale. Secondo quanto spiegato, l’obiettivo è accelerare la transizione della robotica umanoide “dall’innovazione di laboratorio all’adozione su larga scala in ambienti industriali, domestici e altri scenari”. Huawei fornirà i suoi processori Ascend e Kunpeng, nonché capacità di cloud computing e modelli di IA generativa.

L’alleanza prevede anche la creazione di un centro di innovazione dedicato alla cosiddetta “intelligenza incarnata”: un approccio che cerca di integrare funzioni cognitive in corpi robotici, il che richiede un coordinamento avanzato tra algoritmi, sensori, controllo del movimento e prendere decisioni in tempo reale.

Secondo la società di consulenza LeadeRobot, il mercato domestico cinese della robotica umanoide potrebbe raddoppiare quest’anno e raggiungere i 5,3 miliardi di yuan (circa 665 milioni di euro). Diversi dei principali produttori del Paese hanno già annunciato piani per superare le 1.000 unità prodotte nel 2025. UBTech è uno di questi. Il suo presidente, Zhou Jian, lo ha confermato a marzo.

Questo movimento fa parte di una strategia nazionale più ampia. Come dettagliato dal New York Times, il governo cinese sta puntando sull’automazione industriale come parte della sua risposta a diverse sfide: le sfide commerciali, il calo della natalità e l’invecchiamento della popolazione. In fabbriche come quella di Zeekr a Ningbo, i robot svolgono già compiti che prima richiedevano manodopera specializzata. L’obiettivo è mantenere bassi i costi e rafforzare la competitività globale.

E c’è di più. Al fine di incentivare l’adozione di robot umanoidi nell’industria automobilistica, le autorità cinesi hanno chiesto ai produttori di noleggiare unità, registrare video in ambienti reali e inviarli al governo. Anche sul piano simbolico ci sono gesti forti: ad aprile Pechino ha organizzato una mezza maratona con 12.000 corridori umani e 20 robot umanoidi. Solo sei hanno tagliato il traguardo, ma il messaggio è stato chiaro.

Bank of America Global Research prevede che questo settore si evolverà in tre fasi: prima nelle fabbriche e nella logistica (2025-2027), poi nei servizi commerciali e educativi (2028-2034) e infine nelle case, con applicazioni assistenziali e domestiche a partire dal 2035. Se le previsioni saranno confermate, nel 2060 potrebbero esserci 3 miliardi di robot umanoidi in uso in tutto il mondo.

La sfida non è da poco. Ci sono ancora colli di bottiglia tecnologici, alti costi di produzione e dipendenza da strumenti e chip fabbricati al di fuori della Cina. Ma con alleanze come quella tra Huawei e UBTech, il gigante asiatico sembra compiere un altro passo deciso per non restare indietro. Quel che è certo è che la corsa allo sviluppo di robot umanoidi più avanzati è iniziata.

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