La creatura più rara al mondo, avvistata per la terza volta nell’oceano⁠⁠

Oggi abbiamo un ospite speciale. È perfetto per descrivere un “essere alieno” e calza a pennello con il significato che ho dato al nome del canale. E se queste foto ti hanno fatto pensare: “Oh! Non ho mai visto niente del genere!”, posso consolarti. Questi meravigliosi esseri sono stati avvistati solo tre volte in tutta la storia della Terra. Quindi il nostro ospite di oggi è raro non solo per la sua apparenza insolita, ma anche nel senso letterale del termine.

Chirodectes maculatus: La Rara Cubomedusa che Torna a Farsi Vedere

È stato scoperto per la prima volta dagli scienziati nel maggio 1997 al largo delle coste australiane, non lontano dalla Grande Barriera Corallina. La seconda volta che la creatura è stata avvistata è stato quasi un quarto di secolo dopo, nel 2021. E, infine, proprio di recente, nel settembre 2023, è stata nuovamente avvistata (no, non con ovazioni entusiastiche) da alcuni subacquei armati di telecamere subacquee.

Gli scienziati hanno cercato a lungo di classificarlo e alla fine hanno deciso di dargli il nome scientifico di Chirodectes maculatus, che in libertà si potrebbe tradurre in italiano come “manopola maculata”.

Ma allora cos’è questo miracolo? – vi chiederete. Non si sa molto su di lui.

Allora, il genere Chirodectes, di cui il nostro eroe è l’unico rappresentante, appartiene alla famiglia degli Hydrodropidae, che a loro volta appartengono a un intero classe di creature note come cubomeduse. Come potete immaginare, questo ordine prende il nome dalla fusione di due parole: “cubo” e ‘medusa’. La maggior parte delle meduse di questo ordine hanno effettivamente la forma di un cubo, e non quella a “ombrello” a cui siamo abituati nelle nostre latitudini.

Le cubomeduse hanno una struttura piuttosto complessa e la prima cosa che le distingue dalle altre meduse è che sono piuttosto attive e abili nuotatrici, capaci non solo di nuotare velocemente, ma anche di cambiare direzione, modificando la forma dell’apertura sotto la cupola e la direzione del getto reattivo causato dalle contrazioni dei loro muscoli.

Il nostro nuotatore ha quattro basi sotto la cupola, da cui escono fasci di tentacoli, vere e proprie batterie caricate al massimo con cellule urticanti.

Un’altra caratteristica interessante che distingue le cubomeduse dalle altre è la vista ben sviluppata e il sistema nervoso. Non si tratta più di un semplice sacco di gelatina che galleggia senza meta nell’oceano, alla mercé delle correnti. Questo organismo è dotato di un organo dell’equilibrio e di un organo della vista composto da sei occhi, due dei quali sono di struttura complessa, con cornea, lente e retina, e sono in grado di distinguere diversi colori.

Queste meduse vedono il subacqueo e, rendendosi conto del potenziale pericolo, nuotano immediatamente lontano da lui. Allo stesso modo, le cubomeduse hanno rudimenti di comportamento sessuale e simili a giochi di corteggiamento.

Modena Volta Pagina