L’errore comune nel lavaggio dei piatti che ti costa più di 400 euro all’anno

Un gesto quotidiano come lavare i piatti può avere un grande impatto sul nostro portafoglio. La buona notizia è che è possibile invertire questa tendenza. Sicuramente più di una volta vi sarete chiesti cosa sia più conveniente:lavare i piatti a mano o in lavastoviglie. Quella che sembra una semplice scelta di routine ha un impatto maggiore di quanto si possa immaginare sul proprio portafoglio. Al di là dei gusti personali, l’Organizzazione dei Consumatori e degli Utenti (OCU) ha fatto luce su quale delle due opzioni sia realmente più conveniente ed efficiente. È vero che per molti anni si è pensato che lavare i piatti a mano potesse essere più economico, ma i dati sembrano dimostrare il contrario. La lavastoviglie, se utilizzata correttamente, è un’opzione molto più efficiente dal punto di vista energetico ed economico.

Quanto costa lavare i piatti a mano

Quando si lavano i piatti a mano, soprattutto con acqua calda, si possono consumare fino a cinque volte più litri d’acqua rispetto a una lavastoviglie. Ciò si traduce in un consumo elevato, che si moltiplica se l’acqua viene riscaldata con l’elettricità. Sommando il consumo energetico, l’acqua e i prodotti per la pulizia, il costo medio del lavaggio a mano può raggiungere i 45 centesimi per lavaggio, una cifra non trascurabile nel corso di un mese e figuriamoci in un anno. Se facciamo i conti, farlo tre volte al giorno per un anno può costare circa 500 euro.

Al contrario, se si opta per la lavastoviglie, anche tenendo conto del prezzo iniziale e della spesa per il detersivo, è possibile ridurre il costo a circa 14 centesimi per ciclo. Un risparmio da tenere in considerazione soprattutto nelle famiglie con più di due persone e che utilizzano maggiormente questo elettrodomestico. In questo caso, ci costerebbe circa 50 euro all’anno.

Come usare bene la lavastoviglie per risparmiare

Ma non tutto va bene nell’uso della lavastoviglie. Per ottenere un risparmio reale, è fondamentale saperla usare bene. L’OCU raccomanda di non sciacquare i piatti prima di metterli nella macchina, poiché ciò comporta un inutile spreco d’acqua. Consiglia inoltre dievitare i programmi intensivi se non sono strettamente necessari, poiché possonoaumentare il consumo energetico fino al 60%.

La soluzione più efficace è optare per il programma eco, che anche se richiede più tempo, consuma meno elettricità. Anche la scelta di un detersivo adeguato influisce: esistono opzioni economiche in formato pastiglie tutto in uno che costano circa 9 centesimi per utilizzo e offrono risultati eccellenti senza bisogno di prodotti aggiuntivi.

Ogni lavastoviglie, un consumo

Non tutti gli elettrodomestici consumano allo stesso modo: il loro consumo elettrico varia a seconda del modello, delle dimensioni, dell’etichetta energetica e di quanto li utilizziamo quotidianamente. Al momento dell’acquisto, non conta solo il prezzo o la marca: scegliere apparecchi efficienti è fondamentale per risparmiare ogni mese sulla bolletta dell’elettricità e, a lungo termine, sul bilancio familiare.

Secondo i dati dell’Organizzazione dei Consumatori e degli Utenti (OCU), gli elettrodomestici rappresentano più della metà del consumo elettrico di una casa, ovvero il 55% del totale.

Divoratori di kilowatt

Sono dei veri e propri “divoratori” di kilowatt, soprattutto se si tratta di modelli vecchi o poco efficienti. Tuttavia, con un uso intelligente e alcune semplici decisioni, è possibile ridurne l’impatto.

Un dettaglio che molti trascurano è il cosiddetto “consumo fantasma”: l’energia che gli apparecchi continuano a consumare quando sono collegati alla presa di corrente ma non funzionano, semplicemente perché hanno la spia accesa o sono in modalità stand-by. Questa energia invisibile può sembrare minima, ma nel corso dell’anno rappresenta un picco importante.

Infatti, secondo l’OCU, questo consumo silenzioso può raggiungere i 112 euro all’anno in una famiglia media. Nelle case con molti dispositivi collegati, la spesa può arrivare fino a 610 kWh all’anno, che equivale a circa 183 euro sprecati senza che ce ne rendiamo conto.

La buona notizia è che ridurre questo tipo di spesa è molto facile: basta scollegare gli apparecchi quando non vengono utilizzati o utilizzare prese multiple con interruttore per spegnerli tutti contemporaneamente. È anche utile controllare l’etichetta energetica prima di acquistare qualsiasi nuovo elettrodomestico: quelli con classe A o superiore consumano molto meno nel lungo periodo.

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