Insegno storia e filosofia in un liceo di Modena, che è la mia città d’adozione: mi ci sono trasferita nel 1994, ma è solo dal 2010 che ci lavoro anche e ho avuto, pertanto, modo di seguire con più attenzione le vicende locali. Ho la fortuna di avere un’occupazione stabile, appassionante e gratificante, che mi tiene in contatto con le giovani generazioni. Mi piace stringere relazioni che mi permettono di allargare l’orizzonte del mio lavoro: faccio parte di un’associazione internazionale di insegnanti di storia (Euroclio) e – essendo interessata alle questioni che si situano sul confine tra le discipline, in particolare al rapporto tra storia e memoria – collaboro o sono in contatto da tempo con istituzioni impegnate nell’allestimento e gestione di luoghi della e per la memoria e la storia, in particolare la Fondazione Villa Emma di Nonantola.
Ho deciso di candidarmi con Modena Volta Pagina perché credo che il “modello emiliano” che i nostri amministratori pretendono di continuare non funzioni più: sono cambiati i tempi, le persone, i problemi da affrontare. Occorre uno scatto di fantasia per elaborare soluzioni nuove che permettano di salvare forme di welfare gestite dal pubblico, pur in questi tempi difficili. Bisogna mettersi in ascolto di una cittadinanza che deve poter partecipare veramente al governo della città, giorno dopo giorno, non soltanto all’atto del voto. Sono convinta che lo sguardo fresco di Carolina Coriani e l’esperienza del nostro collettivo possano riuscire nell’impresa.
E io voglio esserci.