Nel XXI secolo, non è una notizia di poco conto l’emergere del paese latinoamericano con il maggior numero di terre rare. Ricordiamo che questi 17 elementi chimici sono indispensabili per la fabbricazione di prodotti elettronici, motori per auto elettriche, turbine eoliche, dispositivi medici e armamenti. Oggi è difficile trovarli in concentrazioni commercialmente sfruttabili. Sembra che l’America Latina, tradizionalmente associata ad altre risorse naturali come il litio, il rame o il gas, stia iniziando a occupare un posto nell’agenda internazionale per il suo potenziale in questo campo.
Qual è il Paese latinoamericano con il maggior numero di terre rare e che già sta pianificando di estrarle?
Il paese latinoamericano con il maggior numero di terre rare non è l’Argentina né il Cile, ma il Brasile, che ospita 21 milioni di tonnellate metriche di questi minerali, secondo i dati del Servizio Geologico degli Stati Uniti (USGS). Questa cifra colloca il Brasile al terzo posto a livello mondiale, dietro alla Cina e al Vietnam.
Sebbene la presenza di terre rare in Brasile non sia una novità, il loro interesse economico e geopolitico è cresciuto rapidamente a fronte della necessità globale di diversificare l’approvvigionamento.
La Cina controlla gran parte della produzione e della lavorazione di questi minerali, il che rappresenta un rischio di dipendenza per altri paesi. In questo contesto, il ruolo del Brasile come fornitore alternativo acquista importanza.
Perché le riserve del Brasile sono abbondanti, ma la produzione è ancora agli inizi?
Nonostante disponga del maggior volume di terre rare in America Latina, la produzione brasiliana rimane marginale. Nel 2023 sono state estratte solo 80 tonnellate metriche, una cifra irrisoria rispetto al suo potenziale. Questo ritardo è dovuto a diversi fattori:
- Lavorazione complessa: i minerali sono mescolati con altri materiali, il che richiede una tecnologia avanzata per la loro separazione.
- Investimenti insufficienti: l’attuale infrastruttura mineraria non consente uno sfruttamento su larga scala.
- Mancanza di esperienza industriale: la catena produttiva non è completamente sviluppata.
Tuttavia, progetti come quello di Goiás, con un investimento iniziale di 170 milioni di dollari, cercano di invertire questa situazione. È anche previsto un megaprogetto a Minas Gerais, dove si intendesfruttare 17 minerali fondamentali per l’industria tecnologica.
Questo progetto prevede l’apertura di pozzi di grande estensione, anche se non profondi, che triplicherebbero la superficie della città di Barcellona.
Preoccupazioni ambientali in Brasile per lo sfruttamento delle terre rare
Parallelamente all’interesse economico, le comunità colpite hanno iniziato a esprimere la loro preoccupazione. Minas Gerais, nel sud-ovest del Brasile, ha già vissuto esperienze di sfruttamento minerario con conseguenze negative.
Durante gli anni ’80, l’estrazione di uranio a Caldas ha lasciato tonnellate di scorie radioattive dopo la chiusura dell’impianto. Più recentemente, nel 2015 e nel 2019, due fuoriuscite minerarie hanno devastato la regione, considerate i più gravi crimini ambientali del Paese.
Le comunità locali, sia rurali che indigene, temono che la storia si ripeta. Alcune voci critiche:
Marcelo Duarte, agricoltore locale, ha dichiarato: «Distruggeranno le sorgenti d’acqua. Moriranno e, con loro, morirà anche l’acqua». Da parte sua, Carliusa Ramos, della comunità indigena Kirikiri, ha affermato: «Se contaminano l’acqua, come potremo vivere?».
Lo scetticismo si è accentuato durante le audizioni pubbliche tenute dalle autorità e dalle aziende coinvolte, tra cui Meteoric Resources e Viridis Mining and Minerals Limited, entrambe di origine australiana. Secondo le testimonianze, gli abitanti ritengono che i loro territori stiano tornando a diventare un «laboratorio» per interessi esterni.
A livello internazionale, questa posizione strategica del Brasile lo pone come possibile fornitore alternativo al dominio cinese. Le tensioni commerciali tra potenze, insieme al boom dell’industria verde, hanno spinto alla ricerca di nuovi centri di estrazione.
Il Perù e altri paesi andini, pur non figurando ancora nelle classifiche ufficiali, potrebbero beneficiare di questa tendenza. Aziende come Minsur, già attive in Brasile, stanno esplorando la possibilità di espandersi in regioni con una geologia favorevole.
Cosa sono e perché è così importante il ruolo del Brasile, il paese latinoamericano con più terre rare
Le terre rare raggruppano 17 elementi, tra cui lo scandio, l’ittrio e i 15 lantanidi. Le loro proprietà magnetiche, elettriche e ottiche sono fondamentali in:
- Magneti permanenti ad alta potenza.
- Pannelli solari.
- Schermi LED.
- Turbine eoliche.
- Batterie per auto elettriche.
Sebbene si trovino in diverse parti del pianeta, la loro estrazione non è sempre redditizia né sicura. Il processo genera rifiuti e richiede misure specifiche di controllo ambientale. Inoltre, la raffinazione richiede conoscenze tecniche e un quadro normativo solido.