Vi sveliamo alcuni sorprendenti segreti sul fico che molte persone ignorano quando mangiano questo delizioso frutto. La fico è una delizia che richiede un po’ di pazienza. Infatti, questo frutto arriva sugli scaffali dei mercati solo alla fine dell’estate. I più fortunati possono goderselo direttamente nel giardino. Con la sua polpa tenera e deliziosamente dolce, la fico sembra racchiudere tutta l’anima di una stagione. Ovviamente si gusta perfettamente al naturale, senza artifici. Addentare una fico appena raccolta è una vera e propria madeleine di Proust. Si potrebbero quasi sentire i profumi tipici di una calda giornata all’ombra di un fico. La fico si invita anche nel piatto. È un accompagnamento ideale per prodotti di lusso come il foie gras. La loro parentela etimologica è molto marcata. Si può preparare in insalata o, naturalmente, usarla in dessert golosi. Il fico si presta perfettamente alla realizzazione di marmellate fatte in casa, permettendo di gustarlo anche fuori stagione.
Il fico, un prodotto misterioso!
Per quanto la fico sia popolare, poche persone sanno davvero cosa sia. La scienza stessa continua a studiare questa pianta che è ben lungi dall’aver svelato tutti i suoi segreti. La fico non è un frutto. È un termine improprio. Da un punto di vista botanico, è un falso frutto.
Il fico è un infiorescenza invertita. I minuscoli fiori sono infatti racchiusi nell’urna carnosa che chiamiamo frutto. I veri frutti sono gli innumerevoli piccoli chicchi che si spezzano sotto i denti quando si addenta una fico. Si chiamano acheni.
Ma c’è di più! A pensarci bene, questa strana fioritura pone alcuni problemi alla classica fecondazione che conosciamo. Come avviene allora l’impollinazione? Il ciclo di sviluppo di un fico è tutt’altro che semplice!
Un’impressionante co-evoluzione
Molte varietà coltivate per il consumo umano producono frutti senza impollinazione. Questo fenomeno è chiamato partenocarpia. Gli altri alberi hanno bisogno dell’intervento di un alleato minuscolo. Le vespe del genere Blastophaga si sono evolute insieme al fico e hanno sviluppato un ciclo riproduttivo che contribuisce a quello dell’albero stesso.
Due generazioni di questi insetti nascono nella produzione del fico. Quando una femmina di vespa, carica di polline, penetra nel fiore invertito di un fico femmina, lo feconda. Tuttavia, questo involucro è anche la sua tomba. La vespa finisce infatti imprigionata nel fico.
Tranquilli, questo non ha assolutamente alcun impatto culinario o sanitario. Fa parte della magia dei cicli della natura che ci circonda. Pensateci la prossima volta che mangerete un fico, ma soprattutto, godetevi appieno gli incredibili sapori che ne derivano!