Ogni anno avevo lo stesso problema con l’aria condizionata quando arrivava la primavera. Ecco come l’ho risolto

Scegliere bene la temperatura desiderata dell’apparecchio è fondamentale per garantirne il funzionamento ottimale. Negli ultimi decenni abbiamo avuto in casa diversi sistemi di climatizzazione, sia fissi che portatili, ognuno con le proprie caratteristiche e capacità di raffreddamento, ma tutti con un problema o una condizione simile che non ci ha mai soddisfatto del tutto. I climatizzatori sono sistemi avanzati che vanno oltre il riscaldamento o il condizionamento separati, poiché fondamentalmente integrano entrambe le tecnologie per offrire, in teoria, una temperatura costante in inverno e in estate. Tuttavia, soprattutto all’inizio dell’estate o se la primavera è più fresca del solito, può capitare che il funzionamento sia un po’ irregolare, con l’apparecchio che non sa bene come comportarsi. Cosa sta succedendo?

Addio modalità “auto”, benvenuta modalità manuale

Il problema più comune che ho riscontrato con queste funzioni di climatizzazione è che c’è una fascia di temperature in cui gli apparecchi sembrano non sapere bene come comportarsi e può capitare che emettano freddo invece di calore, calore invece di freddo o che rimangano in modalità standby più a lungo del desiderato senza fare nulla.

Come abbiamo visto più approfonditamente in questo articolo, la maggior parte dei sistemi di climatizzazione attuali dispone della cosiddetta modalità di funzionamento “Automatico” o “Auto”, una funzionalità che offre la possibilità di produrre sia calore che freddo in modo automatico, senza doverlo indicare noi.

Si tratta di una funzione molto comoda che in alcuni modelli è solitamente selezionata di default, ma che potrebbe non funzionare sempre come ci si aspetterebbe. L’idea di base è quella di chiedere all’apparecchio di agire come climatizzatore automatico della casa invece che solo come riscaldamento o solo come condizionatore.

A tal fine, selezioniamo una temperatura target confortevole che l’apparecchio cercherà di raggiungere e mantenere nel tempo, ad esempio tra i 20 e i 23 gradi. L’apparecchio si occuperà di decidere quale modalità e tipo di ciclo utilizzare in ogni momento per raggiungere questa temperatura desiderata.

Cioè, se fa notevolmente più caldo di quella temperatura, deciderà chiaramente di passare alla modalità aria condizionata espellendo aria fredda, o se fa molto più freddo del valore scelto, allora saprà che deve passare alla modalità riscaldamento e iniziare a emettere calore.

Il problema è che la tecnologia non è perfetta e in determinate situazioni può esserci un intervallo di temperatura di due o tre gradi in cui non funziona come ci aspetteremmo, scegliendo una modalità che non ci interessa.

Questo accade quando la temperatura ambiente è molto simile a quella desiderata dall’utente, momento in cui l’apparecchio può arrivare a espellere aria fredda quando invece vorremmo che emettesse aria calda e viceversa.

Cosa possiamo fare? Possiamo aspettare che il sistema cambi modalità da solo dopo pochi minuti oppure, se non abbiamo pazienza e ci dà fastidio che emetta aria fredda quando vorremmo che fosse calda, possiamo essere più chiari impostando una temperatura desiderata più alta o più bassa che lo faccia uscire da questo intervallo di indecisione.

Nel mio caso, dopo diversi anni di utilizzo di apparecchi di marche diverse e dato che si tratta di un problema ricorrente in certi periodi dell’anno, quello che faccio è dimenticarmi completamente della modalità automatica e scegliere direttamente una modalità manuale di climatizzazione o riscaldamento.

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