Ogni anno, secondo, ogni produce in media 160 kg di rifiuti verdi legati alla manutenzione del giardino. Allora, perché non dare una seconda vita a tutta l’erba tagliata dopo la falciatura, invece di buttarla via? Scoprite 3 consigli semplici, ecologici e pratici per valorizzare i vostri residui di erba, senza dover passare dalla discarica.
1. Trasformate l’erba tagliata in pacciamatura naturale

Non avete mai utilizzato i residui della falciatura per proteggere il vostro giardino? Ecco un’ottima occasione per provare la pacciamatura. Dispondo l’erba tagliata ai piedi delle vostre piante o nell’orto, creerete una protezione efficace contro la siccità e la crescita delle erbacce.
Per realizzare una buona pacciamatura, ricordatevi innanzitutto di far asciugare bene i fili d’erba tagliata per circa una settimana. Non metteteli umidi, altrimenti rischiate la fermentazione e i cattivi odori! Una volta che l’erba è ben asciutta, disponetela in strati sottili sul terreno (tra 3 e 5 cm al massimo).
Questa tecnica presenta numerosi vantaggi per il vostro giardino:
- Mantiene l’umidità del terreno, limitando così la necessità di annaffiare durante i periodi di siccità.
- Impedisce in modo naturale lo sviluppo delle erbacce.
- Arricchisce progressivamente il terreno grazie alla decomposizione dei fili d’erba.
2. Scegliete il compost fatto in casa
Il vostro giardino apprezzerà sicuramente un buon compost fatto in casa. Ecologico, economico e molto facile da preparare, il compost consente una riduzione significativa delle emissioni di gas serra (fino all’80% secondo alcuni dati dell’Ademe). Inoltre, dopo alcuni mesi, otterrete gratuitamente un fertilizzante naturale ideale per le vostre piante e il vostro orto.
Ma attenzione, non tutto può essere compostato in qualsiasi modo. L’erba tagliata contiene molta acqua, il che la rende soggetta a fermentazione e cattivi odori se aggiunta in quantità eccessive. Il trucco? Lasciate asciugare i residui per alcune ore prima di aggiungerli al compost e ricordate sempre di alternare gli strati:
- Strati secchi: foglie morte, piccoli rami, cartone marrone.
- Strati umidi: erba tagliata fresca, resti di cucina.
Questo metodo garantisce un compost equilibrato, sano e senza odori sgradevoli.
3. Adottate la tecnica del mulching, pratica ed efficace
Conoscete il mulching? È il gesto zero stress per eccellenza per il vostro prato e per voi stessi! Questa tecnica consiste semplicemente nel lasciare l’erba appena tagliata direttamente sul prato. Per farlo, basta dotare il tosaerba di una lama speciale “mulching”, che tritura finemente i rametti tagliati prima di disperderli sul terreno.
Il risultato? Ottenete un tappeto vegetale protettivo che nutre il terreno durante la sua decomposizione. Non solo risparmiate tempo evitando la fastidiosa fase di raccolta e smaltimento, ma in più il vostro prato si nutre naturalmente senza fertilizzanti.
Due regole d’oro per un mulching perfetto:
- Falciare solo su un prato asciutto, per evitare la formazione di grumi.
- Preferire tagli regolari, un po’ più frequenti del solito, per non sovraccaricare il prato.
Questo approccio contribuisce a una gestione sostenibile degli spazi verdi, semplificando al contempo i lavori di giardinaggio.
Quale soluzione scegliere in base al vostro giardino?
Queste tre tecniche sono facili da attuare e apportano indubbi vantaggi al vostro giardino. Come scegliere quella più adatta alle vostre esigenze?
- La pacciamatura è particolarmente indicata per i giardinieri che hanno aiuole, arbusti o un orto da proteggere. È ideale per limitare l’irrigazione.
- Il compostaggio è facilmente accessibile a tutti i giardinieri che cercano una fertilizzazione naturale, economica e sostenibile per tutto il loro giardino.
- Il mulching è perfetto per chi ama la semplicità, ha fretta o è alle prime armi con il giardinaggio. È la tecnica meno impegnativa poiché si esegue direttamente durante la falciatura.
Non esitate a provare e combinare queste soluzioni per una gestione ottimale ed ecologica dei vostri rifiuti verdi!