L’osservazione di una nube di gas ad alta velocità indica la presenza di una possibile galassia oscura nelle vicinanze della Via Lattea: questa è la conclusione a cui sono giunti alcuni astronomi cinesi. Le galassie normali, come la Via Lattea, sono composte da stelle, gas interstellare, polvere cosmica e materia oscura. La materia oscura è una forma di materia che interagisce solo gravitazionalmente con la materia visibile. Circa l’85% della massa totale di una galassia è sotto forma di materia oscura ed è responsabile del mantenimento della coesione gravitazionale. Inoltre, la velocità delle stelle è un’osservazione indiretta della materia oscura. Esistono diverse ipotesi sulla formazione delle galassie e finora nessuna è stata completamente dimostrata, nonostante alcune prove. Un’ipotesi sostiene che i primi ad essersi formati nell’universo primordiale siano stati gli aloni di materia oscura. Questi aloni avrebbero attirato il gas, che si è condensato per formare le stelle e dare origine alle galassie come le conosciamo oggi. Ciò sarebbe avvenuto nei primi miliardi di anni dell’universo, dando origine alle prime galassie. Tuttavia, non tutti gli aloni potrebbero aver accumulato abbastanza gas o avuto le condizioni per formare stelle, il che porta alla possibilità dell’esistenza di galassie composte esclusivamente da materia oscura. Gli astronomi hanno recentemente identificato una nube di gas che potrebbe essere associata a una galassia oscura vicina alla nostra. Se confermata, sarebbe la prima prova di una galassia oscura mai osservata.
Le misteriose galassie oscure
Le galassie oscure sono strutture cosmiche composte quasi interamente da materia oscura, senza stelle presenti e con poco gas o polvere visibile. A differenza delle galassie tradizionali, non emettono luce e per questo motivo è difficile trovare prove dell’esistenza di una galassia oscura. È possibile individuarle solo attraverso gli effetti gravitazionali esercitati sugli oggetti vicini.
Un modo possibile per osservare una galassia oscura è attraverso il fenomeno della lente gravitazionale.
L’ipotesi alla base delle galassie oscure è che fossero aloni di materia oscura che non sono riusciti ad attrarre materia visibile sufficiente per avviare la formazione di stelle. Un’altra ipotesi è che il processo di formazione stellare sia stato interrotto precocemente e che le poche stelle che si sono formate siano già morte. A causa della mancanza di materia visibile, osservare una galassia oscura è un processo difficile, specialmente nell’universo più giovane.
Cos’è la materia oscura?
Le galassie oscure sono costituite da un tipo di materia chiamata materia oscura. La materia oscura è un tipo di materia che non interagisce con la luce o con altre forme di radiazione elettromagnetica, il che la rende invisibile ai telescopi tradizionali. Nonostante ciò, è possibile trovare prove dell’esistenza della materia oscura grazie ai suoi effetti gravitazionali su scala cosmica, come la rotazione delle galassie e la formazione di strutture nell’universo.
Si stima che la materia oscura costituisca circa il 27% della composizione totale dell’universo, mentre la materia visibile rappresenta circa il 5%. La natura della materia oscura è ancora sconosciuta e sono diverse le ipotesi avanzate per cercare di identificarla. Una delle più accreditate è l’ipotesi dei WIMP, particelle massicce ma con interazioni estremamente deboli.
Il misterioso ammasso G185.0-11.5
Un team di ricercatori ha scoperto una nube ad alta velocità nella parte più esterna della Via Lattea. Hanno osservato la nube utilizzando i dati dell’Osservatorio di Arecibo e del radiotelescopio FAST. L’ammasso di gas è chiamato G185.0–11.5 e si trova in una regione chiamata Complesso AC-I. Le nubi ad alta velocità sono generalmente interpretate come materiale attratto da una galassia, spesso resti di un’altra galassia.
La nube di gas ad alta velocità si trova vicino alla parte più esterna della Via Lattea e indica che potrebbe essere associata a una galassia formata da materia oscura. Crediti: Liu et al. 2025
Durante questa analisi, hanno trovato prove che questo ammasso potrebbe essere associato a una galassia oscura. G185.0–11.5 si trova a circa 900.000 anni luce dalla Terra, ha una struttura rotazionale e non contiene stelle. Le osservazioni hanno indicato che c’è 21 volte più materia oscura che materia normale. Gli astronomi ritengono che la materia oscura possa influenzare la velocità e la rotazione dell’ammasso.
Come si formano le galassie?
Questa scoperta mette in evidenza una delle principali ipotesi sulla formazione delle galassie, secondo la quale tutto avrebbe avuto inizio con aloni di materia oscura. Questi aloni si sarebbero formati nei primi milioni di anni dell’universo e avrebbero creato profondi pozzi gravitazionali che attraggono il gas ordinario. Nell’ambiente, il gas si raffredda e si condensa, consentendo la formazione delle stelle. Pertanto, le galassie sarebbero composte da gas, stelle, polvere e materia oscura, proprio come le osserviamo oggi.
Sebbene non sia ancora stata confermata, questa ipotesi è supportata da simulazioni cosmologiche e osservazioni delle strutture dell’universo. Queste osservazioni mostrano che le galassie tendono a formarsi e ad organizzarsi all’interno di questi ammassi oscuri. Il modello mostra anche che la distribuzione della materia visibile segue la struttura degli aloni di materia oscura.