«Una tempesta solare 500 volte più potente di quelle odierne»: identificata un’esplosione risalente a 14.300 anni fa

Gli scienziati hanno scoperto le prove di una tempesta solare di intensità senza precedenti avvenuta 14.300 anni fa, rivelando prospettive cruciali per comprendere i rischi futuri per la nostra tecnologia moderna. Gli scienziati hanno recentemente scoperto prove di una tempesta solare di potenza senza precedenti che ha colpito la Terra 14.300 anni fa, alla fine dell’ultima era glaciale. Questo evento, molto più intenso di qualsiasi tempesta solare registrata nella nostra era moderna, ha suscitato particolare attenzione da parte della comunità scientifica. Queste scoperte mettono in luce l’importanza di comprendere il potenziale impatto delle tempeste solari estreme sul nostro mondo tecnologico. Grazie a un nuovo modello chimico-climatico sviluppato da un team internazionale, ora possiamo valutare meglio l’intensità e le implicazioni di questi eventi solari passati.

La tempesta solare estrema del 12350 a.C.

Nel 12350 a.C. è stata identificata una tempesta solare di notevole intensità. Si è rivelata essere il 18% più potente dell’evento del 775 d.C., che era precedentemente considerato la tempesta solare più forte documentata nei dati degli anelli degli alberi. Secondo le stime, questa antica tempesta è stata oltre 500 volte più intensa della tempesta di particelle del 2005, la più grande dell’era dei satelliti moderni. Gli eventi solari estremi, sebbene rari, hanno un impatto significativo sul nostro pianeta. Oltre all’evento del 12350 a.C., altre tempeste degne di nota si sono verificate nel 994 d.C., nel 663 a.C., nel 5259 a.C. e nel 7176 a.C. È fondamentale distinguere questi eventi da altri fenomeni solari, come l’evento di Carrington del 1859, che fu un’eruzione solare diversa senza tempesta di particelle solari.

Prove delle tempeste solari negli anelli degli alberi

Le tempeste di particelle solari provocano un aumento significativo della produzione di isotopi cosmogenici, come il radiocarbonio (14C), nella nostra atmosfera. Questi livelli elevati vengono poi conservati negli anelli annuali degli alberi, fungendo da precisi punti di riferimento cosmici. Questi picchi sono noti come eventi di Miyake, dal nome del ricercatore giapponese che li ha identificati per la prima volta. Gli eventi di Miyake ci consentono di determinare con precisione gli anni solari nelle cronologie archeologiche fluttuanti. Questo studio è di fondamentale importanza per comprendere e potenzialmente mitigare i rischi per il nostro mondo moderno dipendente dalla tecnologia. Comprendere la portata di questo evento è essenziale per valutare i rischi che le future tempeste solari comportano per le infrastrutture moderne come i satelliti, le reti elettriche e i sistemi di comunicazione.

Un modello per comprendere le tempeste solari del passato

Per analizzare l’intensità del picco di radiocarbonio del 12350 a.C., un team internazionale guidato dalla ricercatrice post-dottorato Kseniia Golubenko e dal professor Ilya Usoskin dell’Università di Oulu in Finlandia ha sviluppato un innovativo modello chimico-climatico, SOCOL:14C-Ex. Questo modello è stato progettato per decifrare le tempeste di particelle solari durante l’ultima era glaciale. Il nuovo modello ha rivelato che il picco di radiocarbonio del 12350 a.C. rappresenta la tempesta di particelle solari più potente mai registrata. Golubenko ha sottolineato che questo evento antico è l’unico evento di particelle solari estreme conosciuto al di fuori dell’Olocene, gli ultimi 12.000 anni di clima caldo stabile. Il modello amplia la nostra capacità di analizzare i dati del radiocarbonio anche in condizioni climatiche glaciali.

Implicazioni per il mondo moderno

La scoperta di questa tempesta solare estrema ha importanti implicazioni per la nostra comprensione dei rischi associati alle future tempeste solari. Le tempeste solari possono disturbare i satelliti, danneggiare le reti elettriche e compromettere i sistemi di comunicazione, sottolineando l’importanza di valutare questi rischi per le nostre moderne infrastrutture tecnologiche. La scoperta dell’evento del 12350 a.C. stabilisce un nuovo scenario di riferimento per le tempeste solari. Comprendere questi eventi passati è essenziale per anticipare e mitigare i potenziali impatti delle tempeste future. Mentre dipendiamo sempre più dalla tecnologia, come possiamo prepararci meglio a queste minacce cosmiche?

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